Caro Vallone,
ho letto con attenzione la sua nota relativa al ricorso al Tar contro una determina dell’Acquedotto Pugliese Spa sulla condotta sottomarina di Torre Inserraglio.
Effettivamente assicurai a Lei e ad un gruppo di giovani cittadini che avrei dato incarico di ricorrere al Tar contro quel provvedimento. Ed è quello che immediatamente feci alcuni giorni dopo il nostro incontro. Ad un esame tecnico più approfondito da parte dei legali incaricati è emerso, tuttavia, che il provvedimento in questione per la sua natura e per la natura dell’ente di provenienza non è impugnabile dinanzi al Tribunale amministrativo regionale.
Da qui la decisione di studiare forme di impugnazione più proprie che non espongano il Comune a soccombenze giudiziali. Ed è ciò che l’ufficio legale ha fatto e sta facendo.
Sono spiaciuto per l’incomprensione. Che, mi creda, non è assolutamente attribuibile a superficialità o malafede.
Quanto alla mia assenza ai lavori della commissione, è presto detto: per il sindaco la questione è già stata definita in consiglio comunale con una articolata e motivata deliberazione. Non mi sembra siamo emerse novità così forte da doverla rimettere in discussione.
Marcello Risi