“È morto il Maestro Paolo Zacchino. Se ne è andato in un giorno che per Nardò rappresenta una pagina di storia importante perché vide protagonista il popolo dei contadini, lui che della storia e delle tradizioni della sua Città aveva fatto ragione di approfondimento, ricerca e recupero in ogni stagione della sua vita.
“È morto il Maestro Paolo Zacchino. Se ne è andato in un giorno che per Nardò rappresenta una pagina di storia importante perché vide protagonista il popolo dei contadini, lui che della storia e delle tradizioni della sua Città aveva fatto ragione di approfondimento, ricerca e recupero in ogni stagione della sua vita.
La sua scomparsa è una grande perdita per la comunità tutta.
Per oltre cinquant’anni ha dedicato la sua esistenza al teatro, all’arte, allo studio degli usi e delle tradizioni locali.
È stato tra i più importanti ambasciatori del vernacolo e della cultura neritina in Italia ed in diversi paesi stranieri, concorrendo negli anni alla formazione artistica di diversi attori e persone di teatro.
La sua attività ha riscosso apprezzamenti e consensi in tutte le città in cui le opere del “Piccolo Teatro di Nardò” sono state rappresentate.
Con Paolo Zacchino scompare uno dei testimoni più autorevoli e appassionati della Cultura delle Tradizioni locali.
Il profondo amore che ha sempre nutrito per la Città di Nardò ha segnato tutti i segmenti della sua vita artistica e professionale.
La ricerca delle radici e la salvaguardia dell’identità della Città sono stati cifra del suo impegno a favore di un recupero delle tradizioni mai fine a se stesso ma destinato a consegnare ai più giovani un patrimonio di valori e informazioni.
A lui dobbiamo tanto.
La Città di Nardò lo ricorderà sempre con affetto.
Il sorriso che ha saputo con maestria sempre regalare rimarrà dono e ricordo per la Comunità.
Alla sua Famiglia voglio porgere sinceri sentimenti di cordoglio.”