In seguito all’accesa commissione consiliare di ieri, 29 aprile 2013. Incontro fortemente voluto e formalmente richiesto dai gruppi consiliari d’opposizione, riteniamo utile mettere per iscritto, rendere pubblica e sottoporre all’attenzione del sindaco la proposta formalmente avanzata dal consigliere Mellone nel corso della stessa seduta per la risoluzione delle problematiche denunciate dalle 7 lavoratrici e lavoratori dei Servizi cimiteriali, oggi dipendenti dell’Ariete società cooperativa. Il signor sindaco era ieri, infatti, inspiegabilmente assente alla delicata discussione.
Ricordiamo i fatti. I 7 lavoratori sono stati “costretti” a sottoscrivere nuovo contratto di lavoro con la società Ariete, vincitrice del bando di gara per i servizi cimiteriali, in data 16 aprile, aderendo al CCNL settore terziario multiservizi e rinunciando alla precedente formula del CCNL Commercio sottoscritta dagli stessi lavoratori nel 2001 per gli stessi servizi e con le stesse mansioni con la ditta Bianco. Dato che è pendente sub judice davanti al Tar di Lecce un ricorso dell’appellante sconfitta Bianco Igiene Ambientale che sarà discusso in data 29 maggio, i sottoscritti ritengono, comunque, imprescindibile intervenire celermente e di non dover e poter attendere fino a quella data per la risoluzione delle problematiche suddette essendo tali redditi vitali per il sostentamento dei nuclei familiari interessati.
I lavoratori e le lavoratrici lamentano, infatti, una decurtazione dello stipendio di oltre il 20%. Molte delle famiglie interessate inoltre sostengono i loro nuclei familiari col solo reddito suddetto. Motivo per cui i sottoscritti consiglieri ritengono si debba risolvere il problema tramite l’applicazione del decreto 163 del 2006, il cosiddetto Testo unico degli appalti che prevede la possibilità da parte dell’ente di incrementare con adeguata motivazione il valore complessivo dell’appalto fino al 10%. Dato che con determina nr. 194 del 28 marzo 2013 veniva impegnata la somma di euro 42.405 necessaria a coprire il servizio temporaneamente per il periodo di 2 mesi fino alla pronuncia del Tar, i sottoscritti consiglieri chiedono al primo cittadino di farsi parte diligente individuando la somma di euro 4.240 (pari appunto al 10%) per coprire la differenza retributiva denunciata dai lavoratori e dalle lavoratrici.
Il testo del bando messo appunto dagli Uffici ha lasciato a nostro avviso i lavoratori neretini in balia dei vincitori dello “gara” che hanno fatto gravare il criterio della massima economicità sulle spalle dei lavoratori. Crediamo, quindi, opportuno che siano Risi e i Suoi a dover risolvere la spinosa questione. Incarichi da 5.000 euro sono stati affidati a pioggia in questi mesi. Noi chiediamo meno di 5.000 euro per 7 famiglie di lavoratori e lavoratrici che chiedono uno stipendio dignitoso in linea con quello percepito negli ultimi 12 anni per svolgere le stesse mansioni. Una soluzione tampone in attesa del responso dei magistrati del Tar di Lecce.
Pippi Mellone
Consigliere comunale
Comunità Militante
Andare Oltre
Mirella Bianco
Cesare Dell’Angelo Custode
Alessandro Presta
Consiglieri comunali
Popolo della Libertà
Paolo Maccagnano
Consigliere comunale
Noi X Nardò
Oronzo Capoti
Consigliere comunale
Nuovocorso per Nardò
Antonella Bruno
Consigliere comunale
Indipendente