Per il PD di Nardò, che si è interrogato sulla questione migranti, i tempi sono maturi perché la presenza di questi lavoratori venga considerata un fatto “normale” anche nella nostra città e non un fatto “emergenziale” o episodico confinato nei due mesi estivi.
Per il PD di Nardò, che si è interrogato sulla questione migranti, i tempi sono maturi perché la presenza di questi lavoratori venga considerata un fatto “normale” anche nella nostra città e non un fatto “emergenziale” o episodico confinato nei due mesi estivi.
Questo vuol dire che, superando ogni polemica, vanno messe in atto autentiche politiche di integrazione capaci di raggiungere , supportare ed orientare questi soggetti più deboli, interagendo con loro. Il rischio che, “passata la festa, gabbato il santo”, c’è ed è reale. Il rischio, cioè che, una volta spenti i riflettori sulla vicenda, tutto cada nel dimenticatoio e ritorni come prima. E questo non deve più accadere.
Sulla base perciò dei dati che la Caritas ci ha fornito, il PD di Nardò ritiene che il primo atto concreto da parte dell’Amministrazione sia rendere “visibili” gli immigrati attraverso la loro anagrafe, da cui si evincano le professioni o gli ambiti lavorativi di pertinenza in modo da facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
In secondo luogo non è più differibile la creazione di un centro permanente di accoglienza, capace di garantire i diritti di queste persone attraverso la messa a punto di un ventaglio di servizi indispensabili: sanitari, logistici, legali, sindacali.
Infine, per la gestione degli stagionali, ci pare necessario porre in essere, a livello locale, fin da subito, un pool snello, ma rappresentativo delle diverse realtà che da anni si occupano di questo problema e che operi in stretto rapporto col costituendo centro di accoglienza permanente. Ovviamente in questo pool devono avere un’adeguata rappresentanza gli stessi lavoratori.
Queste le nostre proposte concrete sulle quali siamo disponibili a confrontarci.
Che a NARDO’ non si parli più di “emergenza migranti”!
Il coordinamento cittadino del P.D.
Il gruppo consiliare P.D.