Cittadini extracomunitari residenti a Nardò ma presso l’abitazione di ignari cittadini. Un fenomeno in costante crescita che sta causando disagi ai neritini.
In questi giorni, infatti, un uomo di Nardò, che non è il primo e non sarà di certo l’ultimo, si è visto recapitare una lettera raccomandata presso la propria abitazione intestata, però, proprio ad un cittadino straniero.
Cittadini extracomunitari residenti a Nardò ma presso l’abitazione di ignari cittadini. Un fenomeno in costante crescita che sta causando disagi ai neritini.
In questi giorni, infatti, un uomo di Nardò, che non è il primo e non sarà di certo l’ultimo, si è visto recapitare una lettera raccomandata presso la propria abitazione intestata, però, proprio ad un cittadino straniero.
Ovviamente è stata enorme la “sorpresa” da parte dell’uomo che ha “scoperto” di avere un coinquilino del quale, però, ignorava l’esistenza.
Mentre in altre città si occupano abusivamente le abitazioni a Nardò, invece, si prende possesso di indirizzi altrui.
Un cittadino straniero in regola, residente in Italia, è tenuto a comunicare ad Asl e Comune il proprio indirizzo. Nel primo caso è sufficiente un’autocertificazione che, evidentemente, non è sottoposta ad alcun controllo. Mentre spetterebbe alla Polizia Municipale controllare l’effettiva residenza comunicata.
Il solito “giro” di carte che, per colpa della probabile mancata comunicazione tra Asl e Comune, sarebbe sufficiente infatti incrociare i dati, crea una sorta di “vuoto” attraverso il quale chi ha intenzione di non far conoscere il proprio domicilio va a nozze.
E’ proprio in queste ore, a causa dell’intensificarsi del fenomeno, si starebbero intensificando i controlli ad opera degli operatori della Polizia Municipale.
Un fenomeno in crescita, dunque, da affrontare con immediatezza.