Ancora un sequestro questa volta ad opera della Capitaneria di Porto di Gallipoli.
A finire sotto la lente di ingrandimento, in questo caso, uno stabilimento balneare lungo la litoranea Santa Caterina-Santa Maria al bagno.
Secondo quanto accertato sarebbero emerse numerose anomalie che hanno spinto i militari ad apporre i sigilli.
Secondo quanto verificato la società che ha commissionato la realizzazione dello opere a servizio dello stabilimento balneare non risulta intestataria di alcun titolo concessorio.
Oltre al legale rappresentante, quindi, sono stati denunciati in stato di libertà anche gli effettivi concessionari dell’area demaniale ed il direttore di cantiere per aver realizzato opere in assenza di permesso di costruire, di concessione demaniale, oltre ai pareri obbligatori e vincolanti di natura paesaggistica in quanto aree sottoposte a vincolo.
I controlli, poi, avrebbero permesso di appurare occupazioni abusive di aree demaniali marittime nonché innovazioni non autorizzate su aree in concessione.
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